PRESENTAZIONE
Insieme si va' lontano, divisi si crea una palude
Partendo da questo adagio è nato L’Antidoto, una sorta di ‘filodrammatica sociale’ che unisce in un contributo collettivo diverse sezioni ANPI della Provincia di Parma.
L’Antidoto vuole portare nella comunità alcune tra le principali tematiche e sfide che caratterizzano questo periodo storico. Alla base delle attività del gruppo, che coinvolge anche gruppi al di fuori della rete ANPI, c’è una ricerca sui modi più idonei per raggiungere il maggior numero di persone sperimentando con mix di linguaggi teatrali che includono danza, musica, teatro e letture per parlare di argomenti importanti in una forma che possa essere accattivante e coinvolgente.
“Crediamo che il miglior modo per mantenere viva la memoria del sacrificio delle partigiane e dei partigiani antifascisti sia quello di cercare di salvaguardare e attualizzare i valori alla base della carta costituzionale così faticosamente conquistata.
Proponiamo quindi un lavoro volto a creare sinergie e momenti di riflessione che possano guidarci verso un futuro fermamente radicato nei valori della Resistenza antifascista.
Il nostro, oggi, è un progetto ambizioso: è la Resistenza del nostro tempo”.
Sezioni ANPI che hanno collaborato all’Antidoto:
Langhirano
Lesignano de’ Bagni (Sezione Adalgisa Corradini)
Parma (Sezione Laura e Lina Polizzi)
Traversetolo
Tizzano Val Parma
Ulteriori informazioni sugli eventi possono essere trovate sulle pagine FB delle diverse sezioni.
Contatto:
Licia Tonelli 3281315059
È morto il Lupo, brigata Stella Rossa.
È stato ucciso ieri ma non hanno ancora trovato il corpo.
La Bruna, sua sorella, lo cerca inutilmente a Marzabotto, a Grizzana Morandi, a Monzuno.
“Dov’è Mario?”, chiede ai pochi sopravvissuti, inorriditi e spaventati perchè i nazifascisti sono ancora lì, sulle colline. Sono bestie assetate di sangue.
Il 30 settembre i nuovi partigiani si sono ritrovati a Tizzano Val Parma.
Sono passati 80 anni ed un giorno dalla morte di Lupo? No. Lupo è morto ieri.
Sono arrivati partigiani da Parma, da Langhirano, da Lesignano, da Traversetolo ad incontrare quelli di Tizzano.
Ognuno con la sua bandiera. Ognuno con le sue idee e i suoi sogni.
Si è parlato di Marzabotto, della strage che i nazifascisti stanno compiendo.
Abbiamo immaginato come sarà la nostra Costituzione: sarà scritta e condivisa da tutte e da tutti, sarà flessibile come un giunco per rimanere eterna e per tracciare la via, parlerà di diritto al lavoro e di voto anche alle donne, parlerà di un’Italia unita e solidale pur nelle sue diversità.
Abbiamo parlato di un’Italia migliore.
Abbiamo poi cantato così forte che i vetri tremavano.
Occhi lucidi.
Pane, salame e vino bianco si sono confusi ad abbracci, strette di mano e promesse per il futuro.
Ciao Lupo.
Grazie